Il “Piano scuola” per la banda ultra larga

Con il decreto del Ministro per lo sviluppo economico (MISE) 7 agosto 2020, nell’ambito della “Strategia Banda ultra larga” è stato approvato il “Piano scuola”, a seguito della decisione del 5 maggio 2020 del Comitato per la Banda Ultra Larga (CoBUL).
Tale intervento rientra all’interno del Protocollo di intesa firmato fra il Ministero dell’istruzione e il Ministero dello sviluppo economico in data 27 ottobre 2015, prot. n. 33, ed è svolto in collaborazione con il Ministro dell’innovazione tecnologica e la transizione digitale.
Il “Piano scuola”, finanziato per complessivi 400.430.898 euro, prevede la messa a disposizione di connettività fino a 1 Gigabit/s in download e banda minima garantita pari a 100Mbit/s simmetrica, a favore delle istituzioni scolastiche ed educative statali. Il piano prevede il collegamento di tutti i plessi scolastici delle scuole secondarie di primo e secondo grado su tutto il territorio nazionale, nonché il collegamento di tutti i plessi delle scuole primarie e dell’infanzia, ubicate nelle aree già interessate da interventi infrastrutturali denominate “aree bianche”, per un totale di circa 35.000 edifici.
Il servizio viene erogato tramite la fornitura di un apparato utente in fibra ottica (CPE) all’interno dell’edificio scolastico, compresa fornitura in opera dei cavi, tubi e materiali di installazione e di cablaggio, la realizzazione del collegamento fisico sulla rete comunale e sulla rete nazionale fino a punti di erogazione del servizio individuati dagli operatori affidatari, l’assistenza tecnica e manutenzione, per un periodo complessivo di 5 anni.
L’attuazione del “Piano scuola” per la banda ultra larga è stata affidata alla società in house del MISE, Infratel Italia.
La gestione del Piano scuola avviene attraverso due modalità:
- le Regioni Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Umbria, Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento gestiscono direttamente le attività con le rispettive società in house; le Regioni Liguria e Sardegna gestiscono direttamente le azioni limitatamente alla fornitura del servizio di connettività a Internet;
- per tutte le altre regioni, Infratel Italia, tramite espletamento della relativa procedura di gara, ha affidato il servizio, suddiviso in 7 lotti, alle seguenti società: Fastweb (4 lotti: regioni Liguria, Piemonte, Lazio, Sardegna, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia), Tim (2 lotti: Toscana, Veneto, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia) e Intred (1 lotto: Lombardia).
Gli interventi non comportano oneri da parte delle scuole e saranno svolti dai soggetti responsabili entro il 2023 con un livello di progressività legato alle tipologie di copertura degli edifici oggetto di connessione (tipologia A – scuole ad intervento pubblico diretto, raggiunte da fibra ottica realizzata o in corso di realizzazione nell’ambito di interventi pubblici; tipologia B – scuole in prossimità di reti in fibra ottica realizzate (o in corso di realizzazione nel triennio) dagli operatori privati; tipologia C – scuole con intervento pubblico in concessione, già raggiunte da fibra ottica realizzata o in corso di realizzazione da Open Fiber in regime di concessione; tipologia D – scuole non dotate di infrastruttura idonea a garantire i requisiti del servizio di accesso a 1Gbit/s simmetrici).
documenti
Risultati
400 milioni investiti
35.000 edifici connessi in banda ultra larga entro il 2023