Azione #4 – Ambienti per la didattica digitale integrata
La legge 107/2015 ha sancito la necessità di riportare al centro la didattica laboratoriale, fatta di ambienti di apprendimento che si pongano come punto d’incontro essenziale tra sapere e saper fare. Al centro di questa visione è l’innovazione degli ambienti di apprendimento.
Ogni scuola deve avere un numero sufficiente di ambienti e dotazioni abilitanti alla didattica digitale, scelti e adeguati rispetto alle esigenze di docenti e studenti nonché delle realtà in cui si realizzano.
I recenti studi evidenziano che i termini di “aula” o “classe” non sono più sufficienti da soli a definire il contesto istituzionale in cui si colloca la didattica. Secondo l’OCSE, un “ambiente di apprendimento” è un ecosistema olistico che deve tener conto di quattro elementi fondamentali: i docenti, gli studenti, il contenuto e le risorse; queste ultime si articolano in “spazi di apprendimento” e “risorse digitali”.
Il nucleo dell’”ambiente di apprendimento” è costituito dalle relazioni organizzative e dalle dinamiche combinate di questi quattro elementi ed è fondato su principi e pratiche didattiche innovative che mettono al centro gli studenti con il loro impegno attivo, promuovono l’apprendimento cooperativo ben organizzato, prevedono docenti capaci di sintonizzarsi sulle motivazioni degli studenti, sono sensibili alle differenze individuali, pongono forte enfasi sui feedback formativi, promuovono l’interconnessione orizzontale fra aree di conoscenza e discipline.
Uno “spazio di apprendimento” innovativo può oggi essere fisico e virtuale insieme, ovvero “misto”, arricchendo il contenuto della didattica di risorse digitali fondate sulla realtà virtuale e aumentata. Esso è caratterizzato da flessibilità, adattabilità, multifunzionalità e mobilità, connessione continua con informazioni e persone, accesso alle tecnologie, alle risorse educative aperte, al cloud, apprendimento attivo e collaborativo, creatività, utilizzo di molteplici metodologie didattiche innovative.
Tali spazi si configurano come ambienti smart per la didattica, ecosistemi di apprendimento che rafforzano l’interazione studenti-docenti-contenuti-risorse.
Nell’ambito dell’azione #4 sono stati promossi in questi anni numerosi interventi che hanno consentito di realizzare oltre 14.000 ambienti innovativi nelle scuole e che il Piano nazionale di ripresa e resilienza si propone di portare ad almeno 100.000. Dai PON per gli ambienti digitali e per le smart class ai finanziamenti PNSD per gli ambienti nelle aree a rischio, l’inclusione digitale, gli ambienti innovativi di apprendimento, gli spazi STEM, anche in sinergia con l’azione #7, il cantiere della scuola digitale si è progressivamente ampliato e fatto realtà nella maggior parte delle scuole.
La scheda
iniziative
PON – SMART CLASS
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L’Azione #4 ha consentito di creare al momento 14.993 ambienti digitali in favore di 4,6 milioni di studenti con la realizzazione di spazi di apprendimento alternativi, aule aumentate con la tecnologia (4244), laboratori mobili (2498), postazioni digitali di accesso alle informazioni amministrative (5593), spazi alternativi per l’apprendimento (2638).
Con l’azione relativa laboratori didattici innovativi sono stati realizzati 2395 nuovi laboratori nelle scuole del secondo ciclo. L’investimento totale con fondi PON è stato pari a 140 milioni di euro.
Una specifica misura PON è stata destinata anche a favore di 122 Centri per l’istruzione in età adulta, consentendo l’attivazione di 94 aule aumentate con tecnologie, 74 laboratori mobili, 113 postazioni digitali per la gestione amministrativa disponibili per utenza e personale, 36 spazi alternativi per l’apprendimento, 131 reti di accesso LAN/WLAN.